il sapore del peccato

GretheJustine JuliaHansKatniss

Katniss aveva alzato gli occhi al cielo, la moda. Non la comprendeva. Non l'aveva mai compresa.
Ti prego dimmi che non dovrò colorarmi i capelli di colori shocking. E non faro nessun staremo tatuaggi sappilo. E niente abiti strambi. Conosco bene gli stilisti aveva detto soltanto, incrociando le braccia al petto.
Aveva sospirato e aveva annuito, alzandosi e seguendolo.
Non che mi cambi molto aveva detto onesta, non aveva tante preferenze probabilmente avrebbe lasciato a narcissus la scelta finale.
Justine invece nel frattempo aveva ammesso che non era solo dolore, c'era altro. Ed era arrostita quando aveva parlato di piacere.
Io..no aveva detto e io, l'avevo schiaffeggiata. Perche aveva parlato come sempre. Senza aver avuto il consenso.
Non devi comprenderlo ora. Per questo sono, siamo qui. Questo non è che l'inizio avevo sussurrato, mentre lei abbassava il capo. Era confusa, provava molte sensazioni contrastanti, ma il discorso si era spostato su connor.
Quando lui mi aveva sfiorato con il frustino, il volto, ero rimasta immobile, osservandolo. E quando mi colpì il braccio, rimasi immobile, per un istante, prima di prenderglielo dalle mani e colpirlo sulle dita.
Dimmi Connor. Vorresti fare quello che hai fatto a Justine a me? avevo chiesto, l'angioletto era rimasta a guardare e per un po, avrebbe dovuto farlo.
Inginocchiati e resta ferma fin quando non te lo dico. Guarda e impara avevo detto, prima di tornare a guardare Connor. Gli avevo girato attorno e senza dire nulla lo avevo colpito sul fianco, senza pietà, sorridendo nel vedere quanto si arrossasse la pelle.
mi domando..lo hai fatto per essere punito o perché vorresti invertire i ruoli? avevo chiesto piano, tornando di fronte a lui.
Julia aveva sorriso, grata, alle parole di David. Apprezzava che lui capisse, che non la forzasse. Magari un giorno avrebbero anche rendere le cose più chiare, potevano permettersi qualcosa di più, ma per ora non poteva fare nulla.
Grazie. Lo apprezzo davvero molto aveva detto, sorridendogli, tornando a sedersi al suo fianco, osservandolo a lungo negli occhi, prima di carezzargli il volto.
Non sarà facile, immagino. Dovremo essere cauti aveva detto, guardando la sua guardia del corpo, continuando a carezzargli il volto mentre Hans distoglieva lo sguardo e osservava la parte alta della tenda.
Diciamo che sono molto rigidi. Hanno inizianto un po' ad ammorbidirsi ma i miei genitori probabilmente mi ammazzerebbero aveva ammesso con un sorrisetto sulle labbra. Non ne ho idea, ma non mi sembra che sia un tabu. Ma non ne ho idea. Come mai ti rintani qui, in mezzo alle montagne con una renna? aveva domandato, si, gli sarebbe piaciuto saperlo, ma sapeva anche che non fosse semplice parlare con Christoff.

vampira, angelo, umana, ibrido

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Katniss ringraziava Narcissus. Non voleva assumere un aspetto troppo strano, non conosceva le mode di quel luogo dunque sperava che non esagerasse. Ma sentiva di potersi fidare di lui
Bene. Mi mostri queste modelle quindi? aveva chiesto soltanto, mentre io mi occupavo di discorsi decisamente più interessanti.
Justine per ora doveva solamente osservare, senza mai abbassare la guardia. L'avrei messa alla prova, ovviamente, ma ero più concentrata su Connor.
Perche sei come lei. Ti piace essere sottomesso, ti piace quando uso la forza con te avevo sussurrato al suo orecchio, mordendoglielo appena, le unghie che gli grafffiavano il fianco senza preoccuparmi di fargli troppo male.
Ti manca davvero cucciolo da fantasticare addirittura di dominare la tua Mistress? avevo chiesto, portandomi di fronte a lui. Lo avrei stuzzicato ma non gli avrei dato ciò che voleva.nessuno mi poteva dominare.
Mi ero sfilata il vestito in ecopelle, restando con un perizoma e delle autoreggenti. Avevo preso il frustino poi e avevo accarezzato la mia stessa pelle, colpendomi sulla coscia, lasciando che si arrossasse appena.
Sentire lo schiocco del frustino su di me. Colorare di rosso la mia pelle come quella di Justine. avevo sussurrato per poi tornare verso l'angioletto. Mi ero inginocchiata al suo fianco e avevo guardato Narcissus.
Mi vorresti così cucciolo? Inginocchiata di fronte a te in attesa? avevo sussurrato maliziosa, lo sguardo che non aveva abbandonato il suo.
Julia invece sapeva che sarebbe stato difficile, ma aveva anche sospirato quando aveva parlato di un lungo periodo di reclusione.
Ti prego non me lo ricordare, rabbrividisco solo al pensiero di dover perdere così tanto tempo qui dentro. L'unica cosa positiva è che almeno sei costretto qui con me aveva detto, abbozzando un leggero sorriso. Almeno avrebbe avuto la sua compagnia e dalla notte prima, era diventata molto più interessante. Non che lui non le piacesse anche per altro, parlare con David era semplice e le piaceva.
Doccia, cena e una bella dormita. Resti qui? gli aveva chiesto, guardandolo negli occhi. Si, nel sotto testo, gli stava chiedendo di poter fare quelle cose assieme, le sarebbe piaciuto. E non era ancora pronta a restare sola.
Hans invece aveva alzato appena le spalle, non era un problema, da loro funzionava così.
Non è un problema aveva detto, Hans del resto aveva patito maggiormente il fatto di non poter avere diritto al trono perchè troppo lontano dalla sucessione, perchè aveva troppe persone di fronte a se.
Quindi in realtà la vera tortura è restare qui con me perchè occupo spazio vitale, non tanto perchè sono io si era voltato verso di lui e aveva sorriso divertito, malizioso, e si era voltato su un fianco, osservandolo.
Sai, immagino che la solitudine non sia piacevole, sotto altri certi punti di vista aveva detto, sussurrandogli quelle parole all'orecchio, sfiorandogli il braccio, appena, prima di tornare al suo posto. Non voleva prendersi un altro pugno in faccia,

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Katniss aveva guardato stralunata il ragazzo, senza capire di cosa stesse parlando. Letteralmente. Non aveva la più pallida idea di cosa volesse farle tanto che era diventata rigida.
]Armocromia? Non ho idea di cosa tu stia parlando aveva detto guardandolo attentamente mentre prendevano la macchina e andavano da lui. Era quasi del tutto deserto, ma non erano soli li. Si domandava cosa facessero di notte ma lo voleva davvero sapere?
]Ok..devo tagliarli? Di solito li lego in una treccia aveva detto, lo trovava più comodo, ma forse non andava bene. Si stava letteralmente affidando a lui.
Connor invece le aveva finalmente rivelato che volesse essere il suo dominatore. Io avevo riso, maliziosa, eppure non mi ero alzata da li. Lo avevo guardato con sfida.
Non accadrà mai cucciolo lo sai avevo sussurrato allungando una mano verso la sua cintura e avvicinandolo a me. Lo avevo poi obbligato a piegarsi, di fronte a me, e mi ero leccata le labbra.
Non sono come te. O come lei. A lei piace stare lì. A te piace dividerti. Ame piace comandare. E non permetterei mai a nessuno di farlo avevo sussurrato, rialzandomi e lasciandolo lì, inginocchiato di fronte a me.
E poi se dovessi farlo perché dovrei scegliere te? avevo chiesto, lo stavo provocando e stuzzicando. Anche quella era parte del gioco.
Julia aveva annuito, a quella proposta, sentendo lo stomaco brontolare. Non era donna che teneva tanto conto dei pasti, spesso dimenticava di mangiare quando lavorava, ma in quel momento, di relax, aveva iniziato a sentire davvero la fame.
Cinese? Intanto io mi faccio una doccia. Se dopo che hai ordinato vuoi unirti aveva detto divertita, in realtà non aveva la forza di fare altro, non voleva davvero farlo, ma aveva voglia di compagnia. Non aveva bisogno di certo di stare sola, neppure un istante.
Mi fa piacere, allora.Grazie aveva detto, guardandolo negli occhi. Sapeva che avrebbe sempre avuto a che fare con David come guardia del corpo, forse avrebbe sempre pensato per prima a quello, ma andava bene così, per ora. Di certo se avessero iniziato davvero una relazione, non sarebbe stato possibile continuare.
Hans invece aveva scosso il capo e aveva riso, divertito a quel sibilo e lo aveva guardato negli occhi.
Si montanaro? aveva chiesto divertito, osservandolo, tranquillamente. Non si preoccupava in realtà di farlo arrabbiare, si stava davvero divertendo.
Io? Provocarti. Perchè parli tanto, ma non ti sottrai. Ma visto che non voglio un altro pugno, per ora, non ti bacerò, stai tranquillo aveva detto onesto, chiudendo gli occhi e rilassandosi, al suo fianco. Perchè lui era davvero rilassato, e si stava anche divertendo. E chi avrebbe mai potuto pensarlo?

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ok... katniss aveva annuito semplicemente all'angelo. Continuava ad essere perplessa, non ci capiva niente ma lui sembrava bravo in quello.
E quando iniziò a fare un elenco di cosa le sarebbe stato bene, lei aveva alzato appena il sopracciglio.
certo chi non conosce il rosso matte aveva detto, alzando gli occhi al cielo. Non aveva capito di avere a che fare con una persona che letteralmente non sapeva di cosa stessero parlando?
E come li illumineresti? Si va bene se mi insegni qualcosa di semplice, li tengo legati per comodità la treccia era veloce e non avevo i capelli che mi andavano di fronte agli occhi. Una cosa necessaria in battaglia. Anche se Katniss stava affrontando una battaglia diversa dal solito.
Non pensavo che stesse facendo quello. In realtà era un chiodo fisso, sapere cosa stessero facendo. Ma connor mi stava distraendo egregiamente.
È vero. Ma un vero dom non dovrebbe dire nulla. Lo farebbe e basta, per questo non credo che tu sia ancora pronto ad essere definito un dominatore formato avevo detto divertita. Io non chiedevo mai. Io mi imponevo. Al massimo avevo incontri alla pari. Neppure Hela era riuscita a sottomettermi cosi tanto, come io non lo avevo fatto con lei. O con narcissus.
So che sei l'unico a capirmi avevo detto onesta, guardandolo negli occhi.
Gli altri non capiscono cosa si provi. O perché ne ho bisogno. Tu lo sai perché ne hai bisogno in eguale misura avevo detto, prima di calare la frusta sulla sua schiena, tre volte. Il numero perfetto.
Ma come ho detto, non ti ritengo pronto. E io non mi faccio sottomettere da nessuno. E se non vuoi aiutarmi con la piccola, cercherò di dedicarti un paio di ore piccolo avevo sussurrato al suo orecchio. Justine sarebbe stata la mia ombra per un po di tempo ma potevo darle qualche ora di libertà, così da decidermi a Connor. Lo facevo solo perché era lui. E lui lo sapeva.
Julia si era buttata sotto il getto caldo della doccia, e dopo qualche minuto l'aveva raggiunta David. Aveva sorriso, appena, e lo aveva guardato, lasciandolo fare. Lui aveva iniziato a insaponarle il corpo, era rilassante, in modo esponenziale.
Trovo molto divertente il fatto che mi chiedi sempre il permesso, ma alla fine fai comunque come vuoi. Potrebbe essere insubordinazione avevo detto, prendendo a mia volta il sapone e iniziando a lavarlo, lentamente, mettendosi sulle punte delle piedi per poterlo baciare mentre le sue mani andavano sulla sua schiena muscolosa.
Christoff, invece, non aveva detto nulla, ma si era appoggiato su di se. Con la testa. Sulla propria spalla. Hans aveva sorriso e aveva portato una mano tra i capelli chiari di lui, iniziando a giocherellarci, lentamente.
Non faccio questo per qualche scopo. Semplicemente perchè mi piaci gli aveva sussurrato all'orecchio, mentre la mano scivolava verso la sua guancia che aveva iniziato a carezzare lentamente, passandola sulla mascella pronunciata. E dopo qualche istante, di attesa, aveva deciso di unire le loro labbra, ancora. Era un bacio molto più pacato e tranquillo, attento quasi. Era pronto a scostarsi, se Christoff lo avesse attaccato.

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È un problema se non so truccarmi? avevo chiesto guardandolo. Era fortunato che sapessi cosa fosse il trucco e solamente perché me lo avevano messo ma io non avevo idea di comesi facesse.
Poi lui aveva iniziato a accarezzarle i capelli, se lo avessi visto mi sarei incazzata, sicuramente. Per Katniss fu un contatto strano, ma lui le ricordava cinna, per questo non lo aveva bloccato. Pero a ripensare a lui, le era salita la malinconia.
Si era poi guardata allo specchio e lo aveva osservato sorpresa.
Sono..diversi. ma sembrano belli. Più curati di certo aveva ammesso, guardandolo attraverso il riflesso. Mi ricordi Cinna. Di lui mi fidavo ciecamente, era stato lui a prepararmi ogni volta, per ogni stupido evento aveva detto, era lui che le aveva fatto gli abiti, quelli che però gli avevano costato la vita.
Io invece avevo sorriso e avevo fatto cenno all'angioletto di alzarsi.
A carponi sul letto le avevo detto soltanto. E poi avevo iniziato a colpirla, innumerevoli volte .
Vorresti farmi questo Connor? E vedere la reazione del mio corpo? avevo chiesto guardando il mio cucciolo. Immagina me al suo posto avevo sussurrato senza smettere, volevo che si immaginarselo scena, volevo eccitarlo ancora e ancora.
Non avevo contato, avevo osservato il colore della pelle cambiare e quando fui soddisfatta le dirti un ultima frustata, più leggera, tra le cosce. E magari poi passare una mano tra le cosce cosi alla piccola avevo passato il frustino, l'avevo vista fremere ma anche richiudere immediatamente le cosce.
Mettiti questi, va in camera e siediti. Aspetta Connor che venga a lavarti e solo poi potrai riposare. Vai era rimasta sorpresa dal fatto che le passassi un paio di slip in pizzo, non aveva idea della sensazione che avrebbe provato con il sedere così irritato. Sarebbe stata una tortura, tra quello e lo stare seduta. Eppure non aveva detto nulla ed era andata. Io invece mi ero voltata verso connor e gli avevo portato sulla bocca il frustino inumidito.
Lecca e immagina che siano i miei avevo detto con un ghigno divertito mentre lo osservavo negli occhi.
Sei stato bravo. Ho una proposta per te. Ti lascerò provarci. Potrai tentare di dominarmi. Voglio vedere se ci puoi riuscire anche se entrambi sappiamo qual'e la risposta non amavo essere sottomessa. Mi dava letteralmente fastidio dunque non mi avrebbe mai avuta come era abituato. Io invece voglio scoparti. Con lo strap on. Voglio sottometterti completamente avevo sussurrato al suo orecchio, graffiandogli il fianco.
Julia aveva sorriso, bonariamente, lei punirlo? No, quello mai.
Al massimo potrei licenziarti, ma sei troppo bravo per farlo aveva ammesso la politica, sorridendogli prima di baciarlo sulle labbra. Un bacio che David aveva ricambiato immediatamente, con passione e dolcezza.
La donna si era stretta su di lui, semplicemente, mentre Christoff ricambiava il bacio in modo impacciato. Come se non avesse idea di come fare. Era il suo primo bacio? Non avrebbe detto nulla a tal riguardo, non voleva metterlo a disagio.
Poi lo aveva allontanato, spingendolo via, in modo brusco.
Aveva alzato lo sguardo sul suo e gli aveva sorriso.
Non ti obbligo a fare niente, tranquillo aveva detto, sfiorandogli il petto prima che lui lo ribaciasse, nuovamente. Non lo avrebbe spinto troppo in la, si vedeva che non fosse in se e in totale onestà, non voleva che il giorno dopo lo riempisse di cazzotti, eppure lo aveva attirato a te, costringendolo sopra di lui mentre lo baciava, le mani che gli carezzavano le spalle muscolose, correndo lungo la sua schiena, fermandosi alla cinta, prima di risalire.

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